Piazza Risorgimento. Pordenone. Poco prima delle due del pomeriggio.
Sedute ad una delle panchine-con-schienale della piazza, due donne: è una coppia anziana-badante dell’Est, una delle tante che s’incrociano per questa e altre piazze.
La signora più anziana è composta, in ordine, seduta appoggiata ad un bastone. Ascolta.
Ascolta l’altra, una signora sui trenta, che legge, in un italiano scandito a voce alta, con una musicalità che identifico per vicinoslava. Croata, direi.
Non vedo il titolo che la donna più giovane legge, però colgo (più o meno) una scheggia di lettura: “Voler possedere la persona amata è distruggere l’amore”. La giovane donna guarda l’altra. E lei, appoggiata al bastone, guarda un momento in avanti, da qualche parte, più nel tempo che in questo spazio. E dopo un po’ dice: “Vero. Ricordatelo, nina”.