Una cosa, dicevo ieri ai miei allievi di terza Liceo, Zeno Cosini non vuole che gli si dica, una cosa che capiscono bene sua cognata Ada, il dottor S. ed anche, ovviamente, Zeno stesso,
quando si chiede se lui sia buono o cattivo (salvo che, poi, dalla domanda riesce a scantonare). Zeno non vuole che gli si dica che dentro di lui sta pure l’odio, altro che storie. Ma lui nega, fosse riuscito a non farlo, sarebbe guarito (la guarigione alla vita, qualunque cosa sia, ha a che fare col dare uno sguardo al proprio sottoscala). E insomma, mi dico, dove sta il mio, di sottoscala, il nostro, della benedetta societa’ civile, guardato il quale si possa ripartire, senza continuare a raccontarsi favole? Siamo ancora un Paese le cui squadre di calcio disdegnano l’Europa League, o Champions o niente, per dire, le favole appunto.